Garante per la Privacy: Triplo delle Sanzioni nel 2022 Rispetto all’Anno Precedente

Nel corso del 2022, il Garante per la Privacy ha adottato 442 provvedimenti e reso 81 pareri, con particolare attenzione alle questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali nel contesto digitale. I settori principali di intervento sono stati i social media, il telemarketing, la sanità digitale e la giustizia digitale. Secondo il Garante, è fondamentale sviluppare la tecnologia ponendola al servizio della persona, garantendo la solidarietà e rispettando i diritti fondamentali.

Sanzioni per 9,5 milioni di euro: Nel corso del 2022, il Garante per la Privacy ha riscosso sanzioni per un totale di 9,5 milioni di euro. Queste sanzioni sono state imposte come conseguenza di violazioni della normativa sulla privacy da parte di diverse entità. È importante garantire che i dati personali siano trattati nel rispetto delle leggi e dei diritti degli individui.

Il ruolo delle neotecnologie e dell’intelligenza artificiale: Secondo il Garante, è urgente definire uno statuto giuridico ed etico per le nuove tecnologie, in particolare per quanto riguarda l’intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale rappresenta una delle sfide più significative e potrebbe degenerare in un “totalitarismo digitale” se non regolamentata adeguatamente. È anche preoccupante l’autonomia decisionale che alcuni sistemi di intelligenza artificiale possono sviluppare, specialmente nel contesto militare. È necessario stabilire un equilibrio tra l’economia dei dati e la monetizzazione della privacy, per evitare che i dati personali diventino una risorsa sfruttabile a discapito delle libertà individuali e dell’uguaglianza.

La tutela della privacy e la lotta alla solitudine digitale: Il Garante sottolinea l’importanza di preservare la privacy come strumento di tutela per tutti, specialmente per le persone più vulnerabili. Non dovrebbe essere accettabile sacrificare la vita di un bambino per ottenere un “like” sui social media o vivere in una sorta di “solitudine digitale”. È fondamentale garantire che la privacy non diventi un lusso per pochi, ma rimanga un diritto accessibile a tutti.

Interventi e risultati: Nel corso del 2022, il Garante per la Privacy ha adottato una serie di provvedimenti volti a tutelare i diritti fondamentali delle persone nel contesto digitale. Alcuni interventi significativi includono:

  • La sanzione di 20 milioni di euro alla società statunitense Clearview per l’uso illegale dei dati biometrici e il monitoraggio degli italiani.
  • L’azione di vigilanza sull’età di iscrizione ai social media, inclusi sistemi di age verification.
  • L’orientamento dello sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa di Chatgpt per garantire la tutela dei minori e delle persone emotivamente fragili.
  • La sanzione di 2 milioni di euro a Clubhouse, il social delle chat vocali, per violazioni della privacy.
  • L’introduzione di un modello di segnalazione telematica per contrastare il revenge porn e la possibilità di inviare alle piattaforme il codice hash delle immagini anziché le copie in chiaro.
  • La collaborazione con l’Agenzia nazionale per la sicurezza per affrontare le sfide della cybersecurity.
  • L’intervento sulla digitalizzazione della giustizia penale e lo sviluppo del processo penale telematico.
  • I pareri non favorevoli sul Fascicolo sanitario elettronico e sull’Ecosistema dei dati sanitari, evidenziando le criticità.
  • L’accelerazione del processo di digitalizzazione della P.A. in risposta alle esigenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
  • L’azione contro il telemarketing aggressivo con l’applicazione di pesanti sanzioni.
  • La lotta allo spoofing, ovvero le chiamate promozionali indesiderate mascherate attraverso il camuffamento del numero chiamante.

Conclusioni: Il Garante per la Privacy nel 2022 ha svolto un ruolo fondamentale nella tutela dei diritti fondamentali nel contesto digitale. La tecnologia deve essere sviluppata ponendola al servizio della persona, garantendo la solidarietà e i diritti fondamentali. È necessario definire un quadro giuridico ed etico per le nuove tecnologie, in particolare per l’intelligenza artificiale. La privacy deve essere preservata come diritto accessibile a tutti e non deve essere compromessa dalla monetizzazione dei dati personali. È importante continuare a vigilare sulla tutela dei diritti digitali e adottare misure per contrastare le violazioni e garantire un ambiente digitale sicuro e rispettoso dei diritti delle persone.

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